Il Pino e il Ginepro: una storia sempreverde
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Il mondo vegetale è ricco di simbologie, anche quando si parla di alberi comunissimi come il pino e il ginepro. Il nome di quest’ultimo deriva dal greco “arkéo” (“respingere un nemico”), e per questo si dice che sia in grado di proteggere dalle malattie e dagli spiriti malvagi; il pino, invece, è sempre stato un simbolo di eternità, essendo un albero sempreverde. Ma per quale motivo lo è, insieme al ginepro? Ce lo racconta una storia che ci prepara all’arrivo dell’inverno…

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Da nord stavano arrivando i primi freddi e le foglie degli alberi erano ingiallite da settimane: ormai solo le ultime penzolavano dai rami, costantemente sul punto di cadere, quando un uccellino entrò faticosamente nel bosco. Planò a fatica fino a quando non toccò il suolo con le zampette, e allora si accasciò: durante il suo viaggio si era ferito ad un’ala e ora volare gli era impossibile… Come fare?

Una brezza gelida lo fece rabbrividire e sentì che entro poco tempo avrebbe sicuramente nevicato: doveva assolutamente trovare un rifugio… E poi era affamatissimo!
Si guardò un po’ intorno e vide un enorme faggio sovrastarlo.
“Buongiorno, faggio!” lo salutò educatamente l’uccellino “Durante l’inverno potrei rifugiarmi tra i tuoi rami? Sembrano così confortevoli!”
Ma il faggio non volle proprio saperne e ignorò la sua richiesta. L’uccellino, allora, si mise a girovagare con fatica per il bosco, fino a quando non si trovò davanti un castagno.
“Buongiorno, castagno!” esclamò, speranzoso “Durante l’inverno potrei rifugiarmi tra i tuoi rami? Scommetto che offrirebbero un riparo perfetto!”
Anche il castagno, però, reagì come il faggio: perché avrebbe dovuto scomodarsi per quell’insulsa creaturina?

L’uccellino ormai aveva perso le speranze, e il bosco era sempre più buio e spaventoso. Stava per sfogarsi in un pianto disperato, quando sentì una voce profonda dire: “Uccellino, vieni qui tra i miei rami, affinché tu possa ripararti dal freddo!”

uccellino

L’uccellino seguì quella voce e notò un albero meno imponente degli altri: si trattava di un pino. Lo ringraziò e si accoccolò subito tra i suoi rami, proprio quando il sole era ormai scomparso dietro le montagne. Stava per addormentarsi, nonostante la fame, quando udì un’altra voce esclamare: “Uccellino, accetta le mie bacche: così potrai mangiarle durante l’inverno!”
L’uccellino ringraziò di cuore il ginepro e, grazie alle sue bacche e al riparo del pino, riuscì a superare l’inverno senza troppe difficoltà.

Dio aveva osservato tutto e decise di ricompensare la generosità del pino e del ginepro: in cambio del loro bel gesto, fece in modo che non perdessero mai le foglie, nemmeno in autunno e in inverno. Da quel giorno, questi due alberi divennero sempreverdi.

 

✏️ Scritto da Vanessa Maran,
il 1/12/2016.

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