La domenica non si lavora: è un sacrosanto diritto dell’uomo, no? Ma, sotto un certo punto di vista, il riposo è prima di tutto un dovere. E, se non lo si rispetta, i guai non tardano ad arrivare… Specialmente in Valtellina!
Tutti sanno perché la domenica è dedicata al riposo settimanale: è il giorno del Signore e, proprio per questo, deve essere riservato al culto religioso. Continuare a lavorare anche la domenica, quindi, è per il cristiano integerrimo una vera e propria violazione: come a significare che, se pensi di guadagnarti quei quattro soldi anche durante il dies dominica, allora non sei proprio uno stinco di santo.
Gli “stakanovisti” della domenica, quindi, devono stare attenti: e non solo perché saltare il giorno di riposo settimanale non è mai salutare, ma soprattutto perché streghe e diavoli sono curiosamente attirati da chi lavora troppo… E la punizione divina è sempre dietro l’angolo!
Lo dimostrano numerose storie del territorio valtellinese, che vedono protagoniste soprattutto donne del passato che, per il troppo zelo, continuano a filare la lana anche dopo la mezzanotte di sabato… E si sa che, dopo mezzanotte, non può succedere niente di buono! Infatti, in questo caso, non si parla certamente di carrozze che ritornano ad essere zucche: se allo scoccar della mezzanotte ti ritrovi ancora alzato a lavorare, una strega o il Diavolo in persona verranno a bussare alla tua porta… altro che fata madrina!
Le streghe che prediligono punire i lavoratori della domenica sono essenzialmente due: la più nota è la Magada, una megera così perfida da essere stata cacciata dall’Inferno e costretta ad espiare le sue colpe in eterno, girovagando per la valle. È riconoscibile soprattutto dai suoi occhi verdi, arcigni e penetranti, unica nota di colore del suo aspetto di vecchia vestita di nero. È particolarmente pericolosa perché, oltre a maledire coloro che continuano a lavorare la domenica, può anche arrivare a spingere i malcapitati al di là di un dirupo!
Ancora più raccapricciante, però, è la così chiamata Pelarola, una strega che prende di mira soprattutto le donne sole e che ha abitudini alimentari a dir poco atroci: infatti è nota in Valtellina per divorare la pelle delle sue vittime, seguita poi dal resto degli organi… fino alle ossa.
Però è ancora più preoccupante (per usare un eufemismo) quando a bussare alla vostra porta è il Diavolo: la maggior parte delle volte non ha un aspetto demoniaco, anzi, appare come un uomo incappucciato. È distinguibile, però, dai suoi caratteristici piedi caprini: è sufficiente riconoscere questo particolare per riuscire a scamparla in tempo… altrimenti il Diavolo vi porterà dritti dritti all’Inferno: questo e altro, per aver osato lavorare di domenica!
Cosa abbiamo imparato oggi, quindi? Una morale che, una volta ogni tanto, non è così difficile da seguire (a meno che non siate dei maniaci del lavoro): non bisogna mai lavorare durante il giorno del Signore!
Prometto di non farlo più !